LABORATORIO  

 

                

 

 

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"mini mu" si configura come luogo “aperto”, “laboratorio diffuso”, che estende il proprio raggio d’azione al di là delle pareti, per instaurare nuove trame relazionali con il territorio e la comunità.. All’interno di "mini mu" le opere, le strutture di laboratorio e gli oggetti non sono considerati per il loro valore di autenticità o artistico, quanto piuttosto per il processo di riflessione e relazione che possono produrre nei bambini.
"mini mu" adotta un processo educativo  che attraverso il gioco e la libertà di espressione trova nell’immaginazione e nella creatività dei giovani lo stimolo propulsore.

 Il coinvolgimento attivo e l’esperienza diretta sono alla base dell’approccio “hands-on” seguito.

 

 

              

                                             

Gli operatori di "mini mu" costruiscono “ponti” fra le storie degli oggetti e gli infiniti modi di vedere e di raccontare ciò che è insolito e divergente

La creatività è raccolta per segmenti di consapevolezza.

Si offre al bambino l'opportunità di sviluppare la capacità critica e di scegliere come esprimerla nel modo più consono alla propria personalità. 

          

 

                         

 

 
Le sperimentazioni permettono di memorizzare facilmente i dati ed abituano ad un’osservazione più sicura favorendo l’estrazione, assolutamente libera, di nuove metafore.

 

Attraverso il fare e l’uso delle molte tecniche, l’acquisizione delle regole del codice visivo - che svolgono il ruolo di alfabeto di base essenziale - cooperano all’azione creativa si conducono esplorazioni congiunte di mente-corpo, sviluppando un’interazione soggetto-oggetto lasciandosi influenzare sia dalle conoscenze dei singoli, sia dall’ambiente, sia dai materiali su cui agiscono. 
   

Come si sperimentano le diverse tecniche e si variano le soluzioni?

La formazione è basata sul fare grazie ad un processo mentale che si deve stimolare continuamente.

E' con il gesto, con l'azione, che il soggetto costruisce se stesso.

 Il divergente è un valore positivo che peraltro conta sul concorso di concettualizzazioni originali. L’asserzione metaforica crea nuove realtà che fanno apparire irreale l'originale offrendo le regole del gioco come pure la possibilità di una loro violazione.

Va ribadito che non è rilevante il prodotto finale. Conta il processo vero e proprio, che deve avverarsi senza fretta o impazienza, segnato da continue scoperte, e da cambiamenti, anche di percorso, provocati da novità e suggerimenti. Si deve aggiungere che nel lavoro didattico non si deve ricercare un contenuto più creativo dell’altro, anche perché ci può essere un atteggiamento creativo nel modo di affrontare qualsiasi contenuto.  

Sul piano didattico un importante processo che introduce nei vari campi della creatività avviene adottando un itinerario ben preciso che presenta carattere di universalità, e che può essere sintetizzato nei seguenti princìpi (Quaderno n. 2 del Gruppo Immagine, in cui rilevante è il contributo di Alberto Munari):

v      ritrovare l’azione 

v      esplorare le variazioni

v      misurare i limiti

v   modificare i punti di      vista

v      cambiare le dimensioni

v      trasformare l’organizzazione

v      ricercare le analogie

v      spiazzare le abitudini  

 

Un fondamentale elemento caratterizzante il processo educativo è la condivisione dell’esperienza con insegnanti e genitori e la creazione di un nuovo rapporto con il sapere e di strategia alternativa per la sua comunicazione.

 

Laboratori impostati da Gruppo Immagine e Franco Vecchiet in occasione della mostra internazionale  “Spacal, artista senza confini” inaugurata il 23 dicembre 2007 presso il Molo IV di Trieste (organizzata dalla Provincia di Trieste per ricordare il centenario della nascita dell’artista).

 

 

                         

Attraverso le proprie componenti e sulla base di convenzioni ed accordi con le varie istituzioni, mini mu parco dei bambini san giovanni” svolge attività di ricerca sullo sviluppo del pensiero divergente e da vita ad una ricognizione delle diverse metodologie di pedagogia e psicologia inerenti all’età evolutiva con catalogazione delle opere delle principali Scuole.
Svolge altresì corsi di formazione e aggiornamento per insegnanti e educatori, laboratori didattici per allievi di ogni ordine e grado, esperienze guidate, giornate aperte alle famiglie. Promuove conferenze e convegni, progetti educativi speciali in collaborazione con Istituzioni, Enti nazionali ed esteri, con Università, Accademie di Belle Arti e Scuole, strutture specializzate nella musica, ambiente e teatro. 

      Ed ecco ora immagini di alcuni laboratori 

con Riccardo Dalisi                  

                  

 

      

e vari altri contributi

       

     File0208   

 

 

                       struttura tridimensionale                            

           

     

 

                   

 

tra cui quelli dei ragazzi del Ricreatorio Nordio di Trieste (2008)